2012-01-20 15:30
(1 commenti)
Il 18 gennaio Wikipedia oscura la sua home per protestare contro due leggi proposte in USA, ieri l'FBI ha chiuso Megaupload e Megavideo e hanno arrestato i fondatori.
Questa volta non si tratta di un caso italiano, è scontro globale, a difendere Wikipedia ci sono colossi come Google, Mozilla Foundation, Facebook, Ebay, American Express, Yahoo, Twitter, e numerose altre aziende e fondazioni culturali. Miglialia di utenti web si sono allarmati ed espressi in difesa della libertà di internet, alcuni grandi marchi che sostenevano la SOPA si sono ritirati a causa degli effetti negativi ottenuti con i propri clienti (il provider Godaddy si ritira, perché molti clienti lo hanno lasciato e molti minacciano ancora di andarsene).
E si sono mossi anche gli hacker, molto meno pacifici, che hanno reso irrangiungibili i siti del dipartimento di Giustizia statunitense, della casa discografica Universal, della Recording Industry Association of America (Riaa) e della Motion Picture Association of America (Mpaa).
Il 14 gennaio il presidente Obama ha espresso contrarietà rispetto alle proposte di legge che limitano internet, e dichiarato che è rischioso e svantaggioso sotto molti profili ostacolare il progresso che attualmente internet garantisce. Il senatore che ha proposto la legge ha fatto marcia indietro, e il 24 gennaio verrà ridiscussa.
In pochi giorni c'è stata una vera battaglia in internet e non è ancora finita la guerra. Ecco il sito di riferimento della resistenza: http://www.sopastrike.com/
Il blackout Wikipedia: http://wikimediafoundation.org/wiki/SOPA/Blackoutpage
La proposta di legge SOPA: http://it.wikipedia.org/wiki/Stop_Online_Piracy_Act
La proposta di legge PIPA: http://it.wikipedia.org/wiki/PROTECT_IP_Act
http://www.repubblica.it/tecnologia/2012/01/18/news/sciopero_wikipedia_sopa-28352250/
http://www.repubblica.it/tecnologia/2012/01/19/news/pirateria_chiuso_megaupload_megavideo-28445149/
http://daily.wired.it/news/internet/2012/01/16/sciopero-internet-sopa-16319.html
Approfondimenti a vostro carico
Fonte: Zod
Questa volta non si tratta di un caso italiano, è scontro globale, a difendere Wikipedia ci sono colossi come Google, Mozilla Foundation, Facebook, Ebay, American Express, Yahoo, Twitter, e numerose altre aziende e fondazioni culturali. Miglialia di utenti web si sono allarmati ed espressi in difesa della libertà di internet, alcuni grandi marchi che sostenevano la SOPA si sono ritirati a causa degli effetti negativi ottenuti con i propri clienti (il provider Godaddy si ritira, perché molti clienti lo hanno lasciato e molti minacciano ancora di andarsene).
E si sono mossi anche gli hacker, molto meno pacifici, che hanno reso irrangiungibili i siti del dipartimento di Giustizia statunitense, della casa discografica Universal, della Recording Industry Association of America (Riaa) e della Motion Picture Association of America (Mpaa).
Il 14 gennaio il presidente Obama ha espresso contrarietà rispetto alle proposte di legge che limitano internet, e dichiarato che è rischioso e svantaggioso sotto molti profili ostacolare il progresso che attualmente internet garantisce. Il senatore che ha proposto la legge ha fatto marcia indietro, e il 24 gennaio verrà ridiscussa.
In pochi giorni c'è stata una vera battaglia in internet e non è ancora finita la guerra. Ecco il sito di riferimento della resistenza: http://www.sopastrike.com/
Il blackout Wikipedia: http://wikimediafoundation.org/wiki/SOPA/Blackoutpage
La proposta di legge SOPA: http://it.wikipedia.org/wiki/Stop_Online_Piracy_Act
La proposta di legge PIPA: http://it.wikipedia.org/wiki/PROTECT_IP_Act
http://www.repubblica.it/tecnologia/2012/01/18/news/sciopero_wikipedia_sopa-28352250/
http://www.repubblica.it/tecnologia/2012/01/19/news/pirateria_chiuso_megaupload_megavideo-28445149/
http://daily.wired.it/news/internet/2012/01/16/sciopero-internet-sopa-16319.html
Approfondimenti a vostro carico
Fonte: Zod
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Commento di mauro |
La legge è stata bocciata, tuttavia il dopo il caso Megaupload prosegue la discussione.